Mille nuove piante nel Parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli grazie al sostegno dell’Associazione Blue Resolution e della Società Arbi Dario S.p.A.

Mille nuove piante nel Parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli grazie al sostegno dell’Associazione Blue Resolution e della Società Arbi Dario S.p.A.

Inaugurato oggi l’intervento di forestazione che ha avuto come obiettivo principale quello di potenziare la superficie arborea del Parco per incrementarne il patrimonio naturalistico e di biodiversità

Con la messa a dimora delle ultime piante si è concluso l’intervento di forestazione previsto nel Parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli che ha incrementato il suo patrimonio naturale di 1000 nuovi alberi su una superficie di circa un ettaro, distribuiti nei prati sul viale delle Aquile Randagie tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove. Un progetto reso possibile grazie al sostegno della Società Arbi Dario e della sua Associazione di Tutela ambientale Blue Resolution e che rientra in Mosaico Verde la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.

All’evento di inaugurazione dell’area sono intervenuti: Lorenzo Bani, Presidente del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, Alessandro Arbi Amministratore Delegato della Arbi Dario S.p.A., Lorenzo Arbi Referente Associazione Blue Resolution e Fabio Tognetti Referente area sostenibilità centro Italia di AzzeroCO2.

L’obiettivo principale del progetto è stato quello di incrementare la superficie arborea del Parco con la realizzazione di interventi di forestazione nella zona di Viale delle Aquile Randagie. Un’iniziativa che si caratterizza per l’impiego esclusivo di specie autoctone, nello specifico i pini domestici che sono già presenti nel Parco e che ne sono diventati un simbolo. Altre specie scelte in quanto idonee a garantire la biodiversità del progetto e adatte alle condizioni climatiche della zona sono gli arbusti, tra i quali il corbezzolo, il lentisco, l’alloro e il mirto. In particolare, nei prati di Cascine Vecchie e Cascine Nuove si è proceduto a piantare i pini in formazioni circolari, inserendo all’interno delle circonferenze anche degli arbusti, in modo da creare dei microhabitat per ospitare uccelli e piccoli mammiferi. Intorno ad ogni piantina sono state installate reti e sostegni provvisori per permettere ai piccoli alberi di crescere protetti dal morso dei daini.

Un’iniziativa importante che lancia un messaggio forte: la natura è un bene di tutti e tutti insieme dobbiamo amarla, rispettarla, viverla e proteggerla. – commenta il Presidente del Parco Lorenzo Banista crescendo una sensibilità ambientale forte e il Parco è il primo interlocutore per le tante persone che vogliono contribuire. Queste nuove piantumazioni fatte a circolo possono essere un domani una nuova occasione di vivere il parco anche come area di lettura e studio”

Un intervento di elevato pregio ambientale ed ecosistemico che darà anche un contributo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 visto che gli alberi sono tra le “tecnologie” più potenti che la natura ci ha messo a disposizione per assorbire l’anidride carbonica e gli altri inquinanti. L’incremento, inoltre, delle superficie boscata e di conseguenza delle zone d’ombra renderà ancora migliore la fruibilità dell’area, questo perché le piante agiscono come climatizzatori naturali mitigando le alte temperature estive.

L’intervento di forestazione è stato sostenuto dalla Società Arbi Dario S.p.A. e dall’Associazione di Tutela Ambientale Blue Resolution nata con lo scopo di contribuire alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente naturale.

Nel rispetto della natura, dei mari e degli oceani che ne fanno parte, ci impegniamo ogni giorno per migliorare il nostro impatto sull’ambiente, rendendo i nostri processi di produzione sempre più eco-compatibili, promuovendo l’uso di risorse e materie prime sostenibili, e adottando sistemi di confezionamento più ecologici e rispettosi del nostro ecosistema– ha dichiarato Alessandro Arbi Amministratore Delegato della Arbi Dario S.p.A.-. Come indicato nella nostra vision, nella nostra mission e nei valori che da sempre sosteniamo, il tema sostenibilità ambientale è per noi fondamentale nello sviluppo della nostra attività, nelle sue più diverse declinazioni. È per questo che abbiamo deciso di sostenere la Campagna Mosaico Verde, adoperandoci così non solo nella salvaguardia dei mari e degli oceani che da sempre fanno parte della nostra specifica attività, ma anche nella difesa e nella tutela della natura e dell’ambiente più in generale. Il progetto Mosaico Verde, cui abbiamo aderito con grande partecipazione, ci è sembrato un passo essenziale non solo per contribuire con azioni concrete al tema della sostenibilità, ma anche per testimoniare come la collaborazione fra le parti – in questo caso Arbi Dario S.p.A., l’Associazione Blue Resolution, AzzeroCO2 e Legambiente – possa aiutare concretamente il nostro ambiente in uno sforzo collettivo che mira al benessere e alla tutela delle generazioni future.

Tutto questo con un’attenzione particolare al nostro territorio, non solo per confermare le nostre origini toscane, ma anche per la volontà di proteggere e tutelare le sue risorse e bellezze naturali”.

La Campagna Mosaico Verde rientra nel più ampio progetto europeo LIFE Terra che si propone di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la messa a dimora di 500 milioni di Alberi entro la fine del 2025. Un progetto estremamente ambizioso di cui Legambiente è l’unico partner italiano ed AzzeroCO2 sostenitore.

Le azioni volte a incrementare e tutelare il patrimonio forestale sono fondamentali per contrastare la crisi climatica in atto e per arginare la perdita di biodiversità – ha dichiarato Fabio Tognetti Referente area sostenibilità centro Italia di AzzeroCO2-.  Grazie alla collaborazione con la Società Arbi Dario abbiamo potuto realizzare un importante progetto di forestazione all’interno del Parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Piantare alberi, scegliendoli tra quelli che più si adattano alle necessità ecosistemiche dei luoghi che li ospiteranno, oggi rimane infatti una delle più grandi azioni che si possano fare per tutelare e valorizzare i nostri territori. Un esempio di come le aziende possano dare il proprio contributo nella tutela del patrimonio naturale e nel percorso di riconversione ecologica oramai sempre più urgente per rispondere ai gravi problemi ambientali di questo tempo”.